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L’APT ROVERETO E VALLAGARINA SPOSA LA NUOVA VISIONE DEL MART E PUNTA ALLA CREAZIONE DI UN DISTRETTO CULTURALE DIFFUSO

Valorizzare il patrimonio artistico, storico, culturale, enogastronomico del territorio attraverso la progettazione di un distretto culturale diffuso: con questo obiettivo l’Azienda per il Turismo Rovereto Vallagarina si presenta a TourismA, la fiera del turismo culturale di Firenze, in una conferenza stampa con Vittorio Sgarbi, presidente del MART.

Laghi, montagne, piste da sci, panorami mozzafiato, natura incontaminata ed eccellenze enogastronomiche: il Trentino è tutto questo ma anche tanta cultura. E c’è un ambito specifico che da diversi anni punta fortemente su questo aspetto, particolarmente strategico soprattutto in un’ottica di destagionalizzazione dell’offerta turistica. Si tratta della Vallagarina, tratto meridionale della Valle dell’Adige che da Besenello, a sud di Trento, raggiunge il confine con la provincia di Verona segnato da Borghetto. 

Appena 40 km in cui si susseguono 12 castelli, 15 siti della Grande Guerra, 14 palazzi storici e numerose chiese di forte rilevanza artistica e culturale, oltre ad una fitta rete museale formata da 10 realtà. Tra queste, Casa d’Arte Fortunato Depero, l’unico museo fondato da un futurista nonché omaggio al personaggio icona dell’arte moderna trentina, e il MART, terzo museo di arte contemporanea più importante a livello nazionale, la cui forte distintività è sicuramente legata anche alla insolita cornice in cui è inserito.

E proprio in linea con la nuova visione del MART, che attraverso il suo presidente Vittorio Sgarbi sta lavorando per valorizzare il ricco patrimonio artistico e culturale del Trentino attraverso la delocalizzazione di alcune esposizioni, l’Azienda per il Turismo Rovereto Vallagarina intende rinnovare il proprio percorso incentrato sulla cultura.

La strategia, presentata in occasione di TourismA – fiera del turismo archeologico e culturale in programma dal 21 al 23 febbraio a Firenze – , mira a dare vita ad un distretto culturale evoluto che possa promuovere e valorizzare le risorse culturali di ambito proponendo al visitatore percorsi che dal MART possano irraggiarsi verso le numerose opportunità ed esperienze fruibili sul territorio circostante, sfruttando anche servizi come il Museum Pass, che offre l’accesso a musei e castelli convenzionati, estendibile fino a tre mesi con una semplice registrazione, e utilizzo illimitato dei mezzi pubblici per 48 ore.

Del resto la cultura è la prima motivazione di vacanza per il 70% dei turisti che visitano la prima volta l’Italia ed è particolarmente apprezzata dai visitatori extraeuropei. In generale, poi, chi pratica questo tipo di turismo, dimostra una più alta propensione di spesa (118 vs 83 euro). Lo evidenzia bene un dato del 2017, anno in cui si è registrato il record di accessi per musei, monumenti e aree archeologiche: sul totale viaggi vacanza degli stranieri, il turismo culturale ha rappresentato il 51,7% degli arrivi e il 59,6% della spesa*. Il Trentino, dal canto suo, è riuscito ad intercettare una buona fetta di questi arrivi e a registrare circa 500.000 accessi nelle strutture museali e similari della Vallagarina

Cultura come elemento centrale, quindi, ma senza dimenticare gli altri asset fondamentali della proposta turistica del territorio, come il mondo dell’outdoor estivo e invernale – che può contare su territori ricchi di natura come il Parco del Monte Baldo e sulla possibilità di praticare una mobilità “slow”,  grazie anche a oltre 50 km di pista ciclabile che affiancano il corso dell’Adige – ma anche quello dell’enogastronomia.

La Vallagarina annovera infatti ben 80 produttori e 42 cantine, il 25% del totale di quelle presenti su tutto il territorio trentino. Del resto, si tratta di una zona assolutamente vocata alla coltivazione, come mostrano gli ordinati filari che dal fondovalle si inerpicano sulle pendenze sempre più impervie dei monti. Qui si è evoluto il Marzemino, vitigno giunto nel XVI secolo per via della dominazione veneziana che, a ragione, è divenuto uno dei vini prodotti enologici “testimonial” del Trentino. A questo rosso, celebrato anche da Mozart nel suo Don Giovanni, si affiancano poi Casetta, Enantio, Moscato Giallograndi bordolesi ma anche l’immancabile Trentodoc, di cui sul territorio si possono degustare diverse espressioni. In tema food, non si possono dimenticare i marroni, le erbe aromatiche e le spezie frutto di una variegata biodiversità, ma anche il mondo del pane e dei cereali, che vede anche un interessante recupero di coltivazioni di grano saraceno.

Tante le opportunità che l’Apt di Rovereto Vallagarina mette a disposizione del turista per vivere queste diverse sfaccettature del territorio: dagli enotour in vigneto ai pic nic in cantina, dai laboratori di erboristeria alle degustazioni a castello o a palazzo, fino alle esperienze di vendemmia. Proposte da abbinare alla visita di mostre allestite sia presso la sede ufficiale del Museo d’Arte Contemporanea che presso altre location della “Galassia Mart”, che punta proprio a delocalizzare l’esperienza museale su altri siti che possano essere particolarmente attrattivi per il turista.

Quello che vogliamo – commenta Giulio Prosser, Presidente Apt Rovereto e Vallagarina – è coinvolgere l’ospite a 360° e offrirgli l’opportunità di partire dall’elemento cultura per intraprendere un’esperienza di vacanza a tutto tondo, che possa essere memorabile e distintiva. Siamo forti, in questo senso, della consapevolezza che quella culturale è la prima forma di turismo in Italia, soprattutto per gli stranieri, ma anche dei risultati recentemente registrati, che hanno visto una crescita di arrivi nel 2019 per l’intera Vallagarina, ma soprattutto per Rovereto (+1,3%) , tra l’altro recentemente citata dalla autorevole rivista Forbes tra le 4 città del Nord Italia da visitare assolutamente“. 

*fonte: Turismo in Italia. Numeri e potenziale di sviluppo, progetto di ricerca della Banca d’Italia, dicembre 2018
http://www.visitrovereto.it