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Di Stefano PANETTONE a tutto pasto

Panettone ci piace a tutti, si sa ormai è tradizione quasi come un regalo di Natale sotto l’albero. Il panettone durante le feste è un dolce a fine pasto molto gradevole, l’unica cosa visto le sue dimensioni e la sua popolarità come “pensiero” delle volte dura troppo a lungo. Dopo aver letto questo articolo porremo fine al suo uso monotono, e vi svelo fin d’ora che dopo aver assaggiato squisiti panettoni artigianali di Di Stefano con gusti variegati e unici, innanzitutto lo finirete con porzioni abbondanti in un batter d’occhio. Di Stefano è una ditta siciliana con una bella storia che inizia nel 1986 a Raffadali, nei pressi di Agrigento, quando Paolo di Stefano avvia-insieme ai figli Enzo, Benvenuto e Settimio-un piccolo laboratorio di pasticceria artigianale a conduzione familiare. Rifacendoci alle ricette della più antica tradizione dolciaria siciliana, utilizziamo da sempre solo ingredienti genuini e accuratamente selezionati. Il successo e l’apprezzamento da parte dei loro clienti sono dovuti alla costante ricerca in campo alimentare e allo spirito innovativo che hanno permesso alla Di Stefano di ampliare l’offerta, andando contro i luoghi comuni. Ad esempio, quello secondo cui il panettone artigianale si produca solo a Milano.

Il panettone siciliano Di Stefano non è il solito panettone, una reinterpretazione della classica ricetta lombarda con materie prime isolane di ottima qualità che rendono i panettoni armonici nei gusti, soffici nell’impasto e facili da digerire grazie al non utilizzo di conservanti che ne accorciano tempi di conservazione preservandone però la genuinità, sono prodotti con ingredienti selezionati e a lenta lievitazione. “Quando produciamo i nostri panettoni e inventiamo nuovi abbinamenti o gusti – spiega Enzo di Stefano, pasticcere e imprenditore-partiamo dallo studio e conoscenza degli ingredienti cui uniamo con tanta creatività ed esperienza nell’arte pasticceria. Questo ci consente di presentare delle referenze che soddisfino tutti i palati: da quelli dei bambini a quelli dei più esigenti”.

In occasione del Natale 2019, la Di Stefano– su proposta della trade marketing specialist Fabiana Principato che da anni segue e monitora su scala nazionale i feedback del pubblico durante le degustazioni delle referenze aziendali-promuove un Road-Tour, “A cena con il panettone” che parte della città di Torino, passando per Milano, Roma per poi concludersi a Firenze. Quattro cene su invito che celebrano la versatilità del panettone, interpretato non semplicemente come “dolce” ma come ingrediente con cui esaltare piatti salati creati ad hoc.

Fabiana Principato afferma “Ciò che sta dietro le quinte ha qualcosa di magico, unico. Ritengo importanti le degustazioni perché creano un incontro tra -produttore e consumatore- che, nella maggior parte dei casi, genera momenti di confronto e racconto del prodotto. Attraverso i gesti, lo sguardo è possibile trasferire l’emozione di un grande lavoro di squadra, infatti, siamo noi della Di Stefano a guidare le degustazioni in giro per l’Italia! Frequentando, da spettatrice e sommelier, le degustazioni e master-class cui vini, ho immaginato una -sfida per i palati-:delle cene a porte chiuse in cui il nostro panettone fosse trattato come una bottiglia d’annata, una bottiglia da occasione speciale. Così, il panettone sarà degustato con lo stesso metodo del vino, con il coinvolgimento della vista, dell’olfatto, del gusto e del tatto. La parte più interessante per noi sarà leggere le valutazioni esperienza dei commensali (tutti tecnici del settore) e tradurle in spunti per la produzione”.

La chef siciliana e ambassador Bianca Celano ha accolto la sfida della Di Stefano, rilanciandola a quattro colleghi italiani con cui ha creato dei menù che oltrepassano il confine tra dolce e salato, decontestualizzando totalmente l’uso tradizionale del panettone. Gli chef Marcello Trentini a Torino, Marco Ambrosino a Milano, Arcangelo Dandini a Roma e Maurizio Zanolla a Firenze in tandem con la chef Bianca Celano hanno aperto le porte delle loro cucine ai panettoni Di Stefano cui hanno riconosciuto la stessa bontà, autenticità e originalità degli ingredienti che usano per i propri piatti.

La Di Stefano è un’azienda leader nel settore in vero senso della parola perché la cura parte dagli ingredienti genuini siciliani fino alla reazione del pubblico e si estende fino all’unicità delle confezioni che sono opere d’arte firmate dagli artisti così da rendere veramente molto speciale tutti i prodotti con marchio “Di Stefano”. Latta da collezione disegnata e firmata in esclusiva dall’artista Alice Valenti, racconta la Sicilia degli eroi buoni e custodisce un panettone da 1kg. Gusti: Pistacchio Siciliano, Cioccolato Siciliano- Carrubo, Arancia&Cioccolato. Il re dei panettoni, nel formato da 3 kg e da 5 kg ha il suo piatto da collezione: firmato da Domenico Pellegrino e realizzato in ceramica da Ceramiche De Simone per celebrare gusto e design “made in sicily”. Gusti: Mela-Classico Siciliano-Carrubo, Arancia&Cioccolato. Tutti i prodotti Di Stefano sono ottimi.

Ora parliamo della squisita cena a quattro mani di Bianca Celano e Maurizio Zanolla in cui panettone Di Stefano era protagonista assoluto.

Bianca Celano racconta “Nella mia storia da chef sono sempre stata molto attenta sull’utilizzo di ingredienti. Quando ho conosciuto Di Stefano la loro storia, il loro modo di lavorare, e ho assaggiato i loro prodotti mi sono preso a cuore quello che stavano facendo, mi piaceva la loro idea perché panettone non fa parte della Sicilia, quindi ci muoviamo su un terreno diverso. Quindi ho accettato questa sfida per far conoscere il loro panettone di usarlo come ingrediente anche per i piatti salati e non solo come dolce che è molto interessante e ho chiesto aiuto ai miei quattro colleghi dove ognuno ha lasciato la sua firma invece con Maurizio abbiamo fatto un lavoro di squadro, e questo quello che rende interessante la tappa di Firenze. Che usare panettone come un ingrediente nei piatti salati assolutamente non è facile ma ci siamo riusciti a lavorare in maniera integrata”.

E così a Firenze presso al Bistrot dell’Accademia dei Palati di Maurizio Zanolla ho conosciuto il meraviglioso panettone di Di Stefano con una cena a tema in cui i due chef hanno trasformato i panettoni in un menù creativo ed originale. Ecco a voi il menù che potrà farvi da idea per come poterlo usare anche nei piatti:
Amuse Bouche: Foie gras in terrina e panettone tostato
Antipasto: Bruschetta di Panettone, lingua, confettura di cipolla, capperi e crema di prezzemolo
Uovo poché con mandorla, tuma persa, panettone e porcini
Primo: Gnocchi con sugo d’arrosto al Vecchio Samperi, saranno rapa, briciole di panettone e rosmarino
Secondo: Anatra all’arancia con croccante di panettone ai canditi
Dessert: Gelato al panettone carrubo, torta al cioccolato e salsa di fico d’india

Anche i vini in abbinamento ai piatti erano ben riusciti da Gewurtztraminer Tiefbrunner 2018 Alto Adige, a Benanti Etna Bianco Doc 2017 Carricante in purezza passando a Etna Rosato Doc 2018 a base di Nerello Mascalese in purezza poi Azienda vinicola Cottanera: Barbazzale Etna Rosso Doc 2018-il cui nome è un omaggi alla barba delle capre che pascolano nei pressi dell’Etna, Benanti Etna Rosso 2016 a base di Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese e infine Moscato d’Asti. Che dire “ tanto di cappello” ai due chef bravissimi che hanno saputo a trasformare il panettone tradizionale in un ingrediente molto versatile per tutte le portate e sono sicura che il panettone di Di Stefano vi piacerà tantissimo. Per info: http://www.distefanodolciaria.it