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IL CENACOLO DI SAN SALVI E I SUOI MISTERI: LECTIO MAGISTRALIS DEL PROFESSOR ANTONIO NATALI

Sabato 26 Ottobre il Club di Territorio di Firenze del Touring Club Italianoorganizza la conferenza abbinata alla visita guidata

E’ poco visitato, ma di certo è un capolavoro del pittore “senza errori”, all’interno del ex-convento di San Salvi che vale la pena di conoscere.

Per questo il Club di Territorio di Firenze del Touring Club Italiano ha organizzato per sabato 26 ottobre alle ore 10:00 una visita al Cenacolo, opera di Andrea del Sarto, introdotta da una Lectio Magistralis, tenuta dal Professor Antoni Natali, console TCI, già direttore della Galleria degli Uffizi.

In quelle stanze antiche, che furono alloggio dei monaci vallombrosani, c’è una delle creazioni più monumentali e liriche di Andrea del Sarto, una delle più importanti di tutto il Cinquecento italiano. Andrea fu il modello indiscusso della maggior parte degli artisti fiorentini del sedicesimo secolo: maestro – nella prima metà – dei pittori della ‘maniera moderna’ e – nella seconda – di quelli controriformati. 

È lui l’artefice della sublime Ultima cena, affrescata nel 1526-1527 sulla parete di fondo del refettorio. E intorno alla Cena, che è il fulcro nobile e poetico del piccolo museo, campeggiano pale d’altare eseguite da artisti che appunto su Andrea si formarono.


L’affresco, benché commissionato agli inizi della carriera dell’artista, fu maturato lentamente e fu completato tra il 1520 e il 1525, momento particolarmente felice nella produzione di Andrea del Sarto (1486-1530).

Salvatosi miracolosamente dall’assedio di Firenze del 1529-’30, l’affresco (m. 5,25 x 8,71) è inserito sotto un grande arco dove sono dipinti medaglioni con la Trinità e i quattro Santi protettori dell’ordine vallombrosano.

Benedetto Varchi definisce l’Ultima cena: “una delle più belle dipinture dell’universo” e tramanda la notizia che l’affresco fu nel 1529 risparmiato dai guastatori mandati dalla Repubblica a distruggere tutte le architetture vicine alle mura, perché non fossero di ricovero alle truppe che stavano per assediare la città. Scrive Varchi: “a un tratto tutti quanti, quasi fossero cadute le braccia e la lingua, si fermarono e tacquero, e pieni d’inusitato stupore non vollero andare più oltre colla rovina”. 

Il professor Natali parlerà del “magistero alto” di Andrea del Sarto, che fu modello sia per gli artisti della ‘maniera moderna’ come Pontormo e Rosso sia per gli artisti della riforma cattolica (controriforma) come Allori e Santi di Tito.

Antonio Natali si soffermerà, inoltre, sulla necessità di leggere le opere d’arte non solo dal punto di vista linguistico, ma anche da quello dei contenuti, cioè delle trame sottese. Guiderà il pubblico nell’osservazione attenta dell’affresco, svelandone i dettagli più reconditi.

Un evento da non perdere, per informazioni e prenotazioni: tel. 338 1705461