Previous Image
Next Image

LA FATTORIA VARRAMISTA: MAGIA E AMORE

UNA STELLA NASCENTE : SYRAH DI VARRAMISTA

Ho avuto onore e piacere di essere stata presente al Verticale di Varramista IGT Rosso Toscana in assaggio 15 annate: 1995, 1996, 1998, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2012, 2013, 2015, 2016, 2018 edizione limitata solo magnum e 2019 e fuori programma 1997

E’ stata un’esperienza emozionante ad assistere alla qualità di un prodotto fortemente voluto da Giovanni Alberto Agnelli meglio conosciuto come “Giovannino” personaggio riverito come la famiglia da cui proviene. E’ stato emozionante anche scoprire la “riuscita” di un vitigno come Syrah proprio a Montopoli, Pontedera nei pressi di Terre di Pisa. “L’umiltà e consapevolezza” dice enologo Federico Staderini e continua “ci permettono di andare avanti un passo alla volta” ed auspica di ritrovarci molto più avanti di nuovo per sentire l’evoluzione dei ottimi vini Varramista.

Prima di parlare di vini, cerchiamo di conoscere la storia della Fattoria Varramista, per gli abitanti del territorio Pontedera, Montopoli e tutta la Valdera la fattoria è sempre stata della Famiglia Piaggio, perché da ogni famiglia c’era qualcuno che ci lavorava e di conseguenza tutti conoscevano la residenza della Famiglia Pioggia e nutrivano un rispetto reverenziale nei confronti della Famiglia, tutt’ora c’è lo stesso rispetto per la privacy.

La Villa principale è del 1598, fu acquistata da Enrico Piaggio agli inizi degli anni ’50 subito dopo la guerra. La proprietà è situata a Monopoli Val d’Arno, nel cuore delle Terre di Pisa, estesa du 390 ettari suddivisi in 8 ettari a vigneto, 200 di bosco, 70 seminativi, 70 di pioppeti, 10 ettari di rimboschimento essenze. Il resto diviso in giardini, prati e pascoli. 

La vera storia produttiva dell’azienda inizia alla fine degli anni Ottanta in linea con la rinascita della viticoltura italiana. Il matrimonio di Antonella Bechi Piaggio e Umberto Agnelli portò cambiamenti negli assetti societari nelle due famiglie portando Giovanni Alberto Agnelli alla dirigenza della Piaggio e di conseguenza di Varramista. Grazie alla sua visione e la sua predilezione per un vitigno insolito per dintorni di Pisa, nascono i vini che conosciamo oggi.La sua prematura scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile, ma le sue idee e i suoi progetti vengono portati avanti con grande successo. Lui voleva produrre un grande Syrah e rendere la Fattoria Varramista un polo turistico importante. 

La nuova produzione vitivinicola inizia con reinnesto di un vigneto di 1972 di Chianti a Syrah, e conseguentemente vengono fatti nuovi impianti fino a 2007, ad oggi età dei vigneti variano da 15 a 25 anni. Sono presenti Syrah, Sangiovese, Merlot e la produzione media annua si attesta tra 35.000-45.000 bottiglie a seconda delle condizioni climatiche. La fine degli 90 e inizi dei 2000 si aggiungono 5 ettari di vigneti da Capalbio, dall’altra azienda di Famiglia in Maremma dove si coltiva: syrah, merlot, sangiovese, cabernet franc, caberbet sauvignon, grenache e vermentino. In questa proprietà “Il Marruchetone” si produce anche olio extra vergine d’oliva da varietà: Frantoio, Leccino, Moraiolo. Le piante sono circa 5.000 e le olive vengono frante a freddo direttamente nel frantoio aziendale. La produzione a Varramista è biologica certificata dalla vendemmia 2021, e una parte di vigneto dal 2008 è a conduzione biodinamica.

Al momento 70% dei vini della Fattoria Varramista sono destinati all’estero, soltanto 30% è per il mercato italiano. Oggi 3 poderi della proprietà sono adibiti per l’uso turistico, l’azienda vanta 6.500 visitatori all’anno fino ad arrivare a 8.000 con le degustazioni di vino e visita della cantina. Oggi l’azienda è guidata da una Fondazione di Famiglia, e gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti grazie anche ad un team di esperti molto appassionati in quello che fanno. Direzione generale locale è affidata alla Dott.ssa Michela Bulleri,la gestione commerciale alla Dott.ssa Francesca Frediani, le quali lavorano in azienda da 20 anni. Le parti produttive sono affidate agli enologi Luca Collecchi per Varramista e Daniele Galli per Marruchetone a Capalbio sotto la supervisione dell’enologo Federico Staderini. La parte dei vini condotta in biodinamica è sotto la responsabilità di Mathieu Bouchet.

La Villa principale è maestosa fa da simbolo nobile al nome Varramista e giardino all’italiano, chiesa e boschi nei dintorni completano il quadro complessivo eccellente. Dopo aver visitato la Fattoria Varramista e aver assaggiato i vini si capisce subito il perché dell’attenzione di tanti turisti. So che Varramista ha un futuro importante sia per far conoscere le Terre di Pisa sia se stessa perché una realtà così bella non può essere che un polo d’attrazione per tutti. 

15 annate di assaggi hanno raccontato benissimo il lavoro fatto e hanno fatto capire le prospettive per il futuro che si preannuncia luminoso. Syrah a Montopoli ha trovato una delle sue massime espressioni, ogni annata è unica, diversa. Personalmente delle vecchie annate mi sono innamorata del 2000 e 2001, sono molto fini e ben strutturati davvero godibili, 2004 è molto ma molto interessante, equilibrato e morbido, nel 2012 spiccano sentori erbacee e speziati, se vi piacciono vini più giovani 2018 è imperdibile per il gusto molto equilibrato per gli aromi sontuosi. Gustarlo è un vero piacere del resto come tutte le altre annate e come tutti i vini della Fattoria Varramista perché quando la terra è magica e la gente che la lavora ci mette amore il risultato è magnifico! Assaggiateli tutti! http://www.varramista.it